Bello, Onesto, Emigrato Australia…

In Winemakers & Vineyards by Alessandro PepeLeave a Comment

FullSizeR Un Italiano in Australia

Bello, Onesto, Emigrato Australia…

Allora c’è questo ragazzo che si considera un viaggiatore o anche camminatore, che un giorno parte da una Salumeria a Campo dei Fiori per andare a trovare lo zio Bob in Australia. Qui assaggia dei vini di 20/30 anni e gli si apre una nuova strada, una nuova ispirazione: il vino può darti uno stimolo in più per dei viaggi e poi tutto il romance su chi l’ha fatto, quando come e perché è la parte più intriguing.

E poi il bush ti entra dentro, la terra, la natura. Così il vino diventa una scusa e capisci che puoi usare quello che sai per enjoyarti (questo è woggese di Melbourne).

Anyway, dopo vari viaggi avanti e ‘ndrio tra Melbourne e Roma, figli che nascono a destra e a sinistra sto regazzetto de’ borgata finisce in uno stupendo sobborgo di Melbourne vicino al mare, super cool e lavora in un ristorante con carta dei vini italiani in crescita.

Il viaggiatore parte, in macchina fino a Perth e ritorno, con moglie e tre figli, Toyota Hilux (macchina della Madonna). L’Australia ti rapisce, poi passi per la Barossa Valley e per l’Eden Valley. Dei luoghi in alcuni punti ultra rigogliosi, they are so Beautiful you ‘d forget there are actually vines around there.

Poi le spiagge più belle del mondo, e credo che se qualcuno va a vederle le spiagge di Esperance non obbietterà. Da brivido.

Poi Salto a Margaret River, Ma in mezzo c’è la favolosa traversata del Deserto chiamato Nullarbor che definirei un percorso introspective; a Margaret River invece tutto è immenso, gianormous , persino un po’ un fake

I vini quasi tutti perfetti, ma manca il carattere.

On the way back, Si va a visitare una winery In Clare Valley, da Wendouree, (bevuto 2 giorni prima lo Shiraz 1978 una boccia che urlava), vado da Tony e Lita Brady e non voglio descrivere la semplicità della tenuta, tutto costruito in sandstone intorno al 1900. Siamo immersi in una foresta di blu gum trees e River red gums, roba da elfi per capirci. Beh comunque, si sta, si parla, un caffè sotto il patio, una chiacchiera, sentirsi veramente benvenuti; le emozioni sono tante, e tutto questo è molto raro qui, specie quando si ha a che fare con gli esseri umani.

E poi si torna a casa.

Melbourne e’ una citta’ in crescita, il cantiere aperto piu GRANDE del mondo: questo per vari motivi.

innanzi tutto sono anni che vincono un award come citta’ più vivibile al mondo…e te li immagini: “we are the best, the best city in the world”. Il mercato immobiliare di Melbourne non ha freni, non ci sono molte case che valgano meno di un milione di dollari qui, lascia stare che il lupo cattivo con un soffio le potrebbe buttare giu’ quasi tutte, lascia stare che siamo ancora lontani da un senso dello spazio usato in maniera utile, perchè  l’australiano la vuole piu’ grande.. ma siete solo quattro persone, dici che 200 metri quadrati di casa con giardino di 2 acri non bastano amore? la laundry e’ troppo piccola amore? ok, la facciamo piu’ grande..e se c’e’ il wog di seconda generazione ci si aggiunge…”e se viene qualcuno? serve la camera per gli ospiti, col bagno, una piccola area ricreativa con la telly, un billiard pool, che dici la piscina la dividiamo con gli ospiti o ne facciamo un’altra? non e’ che si offendono?

Giusto gli asiatici, che ormai formano una fetta di marcato enorme, don’t mind a little apartment basta che si lavora e si fanno I soldi e visto che soldo porta soldo tutto fa brodo…e la citta’ cresce, si prevedono 10 milioni di abitanti a Melbourne per la fine del secolo…lascia stare che la terra potrebbe essere sommersa dallo scioglimento dei ghiacci in 30-40 anni, perchè non riguarda l’Australia che vive ad oggi I nostri anni ’80 ( a ciascuno le sue valutazioni).

lindemans91Ma impariamo a bere all’Australiana:

L’ uomo (mate) beer to start

La donna  (sheila)cosmopolitan se va male, oppure Prosecco, Sauvignon, Chardonnay o Pinot Grigio.

Poi i mates ordinano il vino ‘a big bold heavy red generally’ e bianco dell’elenco sopra citato per le signore. Nei migliori casi c’è una signora that joins in with the boys per il rosso.

Alla fine i maschi si fanno sempre minimo, dico minimo, 1 bottiglia a testa.

Poi c’è il cleanser, la birra….almeno 3 each dopo una bella sessione.

Parliamo di vino che mi ha emozionato..

Lindemans Hunter River Burgundy 1991 BIN 8203

11,5% di alcol shiraz 100%

un’annata gloriosa per la Hunter Valley, ma non so perché non se la fila nessuno

Burgundy?? perche’?? perchè vende, perche’ qui downunder l’unica cosa che conta sono I soldi e se non si incassa si chiude baracca, fair enough. Vino ancora con un frutto perfetto di piccolo bacche rosse, gelsi e arancia rossa: cuoio (tipico della zona), origano, balsamico, cola, minerale con un leggero tingle in bocca…e molto, molto altro in divenire: di sicuro non al capolinea.

difficile trovarlo, ma il prezzo rimane super onesto, alle aste Langton’s lo si trova per 35 dollari circa e se lo avete tra le mani sappiate che il tappo si rompera’, ma state tranquilli, il liquido all’interno e’ delicious!!!

Logicamente I locali non apprezzano un vino cosi’ perche’ qui sono peggio degli americani, lo vogliono piu’ grosso e piu’ grosso e’ meglio e’.

Allora parliamo in po’ del concetto “Lo voglio piu’ grosso”

Quali possono essere I motivi? Forse e’ solo insicurezza, un complesso di inferiorita’, il risultato e’ un ego gianormous ed un rifiuto per qualunque vino che nonostante l’eleganza, una storia interessante, una sfumatura indimenticabile… risulta sempre piccolo, non arriva, non si vede…sa di acqua, e’ watery.

Allora che fai, ci bevi sopra, tipo…

Redman Claret Shiraz 1975

Great character, Shiraz that talks Coonawarra slang, tobacco, nutmeg, classic terra rossa minerality (irony somehow), walnuts, leather and little cherry under spirit. Still quite enjoyable.

Redman Claret Shiraz 1971

Good colour still varying from ruby to orange edge.

Raspberry, blood orange, cigars box, liquorice, marine somehow, seaweed, Asian spices, ginger, star anise, white pepper. Iron, tea leaves.

Very elegant mouth, solved tannin, soft, but great freshness that supports the wine. super persistent. Fantastic expression of Coonawarra terroir. It wouldn’t decay soon either. Emotional….

to be continued

GLOSSARIO ITALO-AUSTRALIANO

Intriguing – stuzzicante

bush – dall’inglese cespuglio, ma in Australia questa parola indica un luogo(quasi immaginario per qualcuno); la campagna o tutto cio’ che e’ fuori dalla citta’, per altri e’ forse tutto quello che non conoscono, in po’ come dire…l’oscuro (manco fosse Mordor o Morgoth)…sinonimo molto usato qui e’ Outback.

enjoyarti – divertirti, goderti (ovviamente dal wogghese)

aside – da una parte

sheila – donna

mate – uomo, compagno, amico e molto molto altro

anyway – comunque

gianormous – gigantesco (urban slang)

fake – finto

big bold heavy red wine – grande, pesante, morbido vino rosso, lo chiamano “an iron fist in a velvet glove” (pugno di ferro in guanto di velluto..seeeehhhhh)

to join in – aggregarsi

lu – articolo wogghese di chiara origine calarbese

cleanser – bibita rinfrescante per pulire il palate, 99% delle volte e’ birra

wog – parola che descrive persone emigrate dal bacino mediterraneo, originariamente con chiaro significato dispregiativo. Ad oggi la cultura australiana ha leggermente aggiustato la mira facendo molte commedie e parodie a riguardo e ci si puo’ decisamente fare una risata quando parliamo dei wogs specie se ci si riferisce a noi stessi.

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