Petites-Grandes Maisons di Champagne Vs Les Grands Noms

In Eventi Passati by Beatrice Mencattini

Petites-Grandes Maisons di Champagne Vs Les Grands Noms
Lunedì 6 giugno abbiamo parlato di Champagne in una degustazione nuova e differente dal solito.
bolla su bolla   champagne bolla su bolla   bolla su bolla
Per questa serata da Bolla su Bolla Alessandro Pepe ha infatti voluto mettere a confronto le grandi e le piccole maison di Champagne per far percepire al meglio le peculiarità di aziende che lavorano con stili diversi, senza creare percorsi di abbinamento cibo vino marcati come al solito, ma accompagnando le coppie di bottiglie aperte durante la serata con i piatti di pesce dell’immancabile Corrado Tenace.
Avevamo già parlato in passato di questo conosciuto e apprezzato vino francese petillant. Per “Il mito nello Champagne” Maurizio Paparello aveva trattato le maison storiche andando a sviluppare i concetti di Œnothèque e Plenitude. Per “Krug prima e dopo il 2000” ci eravamo concentrati sull’azienda Krug confrontando le bottiglie uscite prima e dopo il 2000, e quindi prima e dopo il passaggio di consegna alla LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton S.A
 
Champagne Champagne Alessandro Pepe
Lunedì 6 giugno Alessandro Pepe è voluto partire da accoppiate estreme guidando una degustazione definita da lui stesso filosofica. Quindi pochi accenni alla storia, se non su richiesta, ma focus sul gusto e la percezione del sapore. Partendo dal concetto che Michel Le Gris tratta nel suo saggio “Dionisio crocifisso” il Meneghino ha voluto analizzare come la standardizzazione del gusto nel mondo del vino, e non solo, abbia formato palati omologati abituati a sapori certi, palati che non sono predisposti a certi gusti e che non sempre riescono ad accettare una produzione diversa e ricercata, che si vuole allontanare dall’industriale.
crab burger  champagne   ostriche
Oggi in Francia assistiamo a un’affermazione delle piccole maison, che iniziano a far gruppo gruppo per evidenziare le differenze di stile con i grandi colossi. Se fino ad alcuni anni fa il problema non era nemmeno trattato, in questo momento storico i piccoli produttori vogliono crearsi un’identità che si allontana da quella imposta dalle multinazionali del vino.
E poi è stato introdotto anche il concetto di ossidazione. Stanno uscendo una serie di Champagne che partono dal concetto d’antan. Anche Tarlant fa un vino ossidato, difficile da trovare. Queste tipologie di vini giocano volutamente sul concetto di ossidazione perché vogliono ripercorrere lo stile di un tempo, quindi occhio a definire gli Champagne andati, perché in molti casi sono scelte stilistiche volute
Champagne   Champagne   tonno by corrado tenaca
Guarda tutte le foto della degustazione
 
Le bottiglie degustate
Moet & Chandon 2004 Grand Vintage
Moet & Chandon 2004 Grand Vintage
 
Clos Cazals Extra Brut Grand Cru2004
Clos Cazals Extra Brut Grand Cru2004
 
Gosset Celebris 2002 Vintage Extra Brut
Gosset Celebris 2002 Vintage Extra Brut
 
Tarlant Cuvee Luis
Tarlant Cuvee Luis
 
Bollinger 2004 La Grande Annèe
Bollinger 2004 La Grande Annèe
 
Vouette & Sorbee Fidele Extra Brut
Vouette & Sorbee Fidele Extra Brut
 
Krug Brut Grande Cuvèe
Krug Brut Grande Cuvèe
 
Champagne Brut "Sainte Anne" - Chartogne-Taillet
Champagne Brut Sainte Anne – Chartogne-Taillet
 
Taittinger Comtes de Champagne Blanc de Blanc 2005
Taittinger Comtes de Champagne Blanc de Blanc 2005
 
Ulysse Collin Les Roises
Ulysse Collin Les Roises
 
Champagne Extra Brut "Chloé" Vincent Couche
Champagne Extra Brut Chloé Vincent Couche
 
Dom Perignon Vintage 2005
Dom Perignon Vintage 2005
 
Champagne André Beaufort - Sarl Saint Jean Baptiste Grand Cru 1996
Champagne André Beaufort – Sarl Saint Jean Baptiste Grand Cru 1996
 
Krug 2002 Brut
Krug 2002 Brut
 
Pierre Peters Les Chetillons 2006
Pierre Peters Les Chetillons 2006
 
Champagne Diebolt-Vallois Brut
Champagne Diebolt-Vallois Brut
 
Vouette & Sorbee Blanc d’Argile Extra Brut
Vouette & Sorbee Blanc d’Argile Extra Brut